Strada della Fonda o dell’Acquedotto e sentiero Anthracotherium
Fatevi avvolgere dagli oscuri boschi del versante settentrionale: entrerete così nell’oasi naturale delle Bregonze…
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Roadmap

La strada vicinale della Fonda o dell’Acquedotto parte da Chiuppano ed arriva in località Marola attraversando la parte del bosco più fitto e più incontaminato delle Bregonze.
All’altezza del cimitero di Chiuppano, potete imboccare sulla sinistra la Strada Vicinale della Fonda – Anello n. 2 delle Bregonze. Seguendo questa strada sterrata arriverete a Marola da est, dopo aver deviato sulla sinistra, sulle boscose pendici verso l’Astico e circumnavigando la Valle Murisa: entrando nell’abitato potrete vedere la Chiesetta di Santa Maria del Sangue.
Si tratta di un percorso non ad anello di circa 4 chilometri in cui raggiungerete un’altitudine di 414 metri con un dislivello di circa 200 metri.
 
Il sentiero della Fonda si sovrappone in parte anche sul sentiero Anthacotherium.
Il sentiero Anthracotherium è stato inaugurato il 23 ottobre 2011 dal gruppo Anthracotherium che ha predisposto una segnaletica del tracciato marcandolo con alcuni picchetti dipinti di bianco e rosso recanti il numero 1 e il Qr code recante la traccia GPX.
Il percorso parte sempre da Chiuppano, davanti al Municipio in Piazza San Daniele, passa a nord del cimitero del paese, per collegarsi alla Strada Vicinale della Fonda e per terminare al Museo Naturalistico delle Bregonze. S’interseca con l’Anello Blu delle Bregonze. Il tracciato è lungo 5,3 chilometri per gran parte in salita, percorribile a piedi in un’oretta e mezza. Potete ridiscendere a Chiuppano seguendo Via Marola in direzione ovest.
Stagione: primavera, estate, autunno. Sconsigliato in caso di maltempo e con clima piovoso.
Distanza: 5,3 km
Durata: 2 ore,
Velocità media: 2,7 km/h
Altezza minima: 196 m
Altezza massima: 370 m
Salita accumulata: 113 m
Discesa accumulata: 196 m

 

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Per fare un salto indietro nella Preistoria
Perché proprio in questa zona di Chiuppano, nel 1948, lo storico Francesco Rando, durante gli scavi nelle vecchie miniere di lignite di Chiuppano, raccolse resti di ossa e denti che gli studiosi dell’Università di e le Padova e Ferrara ricondussero all’Anthracotherium magnum, un grosso mammifero di aspetto suiniforme, vissuto nelle Bregonze nell’Oligocene, circa 30 milioni d’anni fa. Si tratta di un ritrovamento quasi unico in Italia perché gli altri pochi ritrovamenti in Italia, tra cui uno nella vicentina Monteviale, non sono riconducibili alla specie “magnum”. I resti dell’Anthracotherium sono stati donati dalla vedova Rando al Museo archeologico di Thiene, per poi esser stati spostati assieme ad altri reperti di palazzo Cornaggia, sempre a Thiene.
Per ritrovare un ambiente biodiverso
Perché in lungo questo sentiero si possono toccar con mano le rocce basaltiche che testimoniano l’origine vulcanica delle Bregonze ed ammirare la flora tipica di questi colli: arbusti come castagni, frassini, carpini bianchi e fiori come le primule, i bucaneve, le campanelle … .
Per riscoprire la sapienza nel gestire le acque dei chiuppanesi
Il percorso attraversa anche la zona dove sorgono gli antichi acquedotti rurali, memoria dalla capacità delle genti del luogo di saper governare in modo sostenibile il territorio.
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